Tuesday, September 30, 2008

IL CONI NON COMMISSARIA LA FISE. UNA VITTORIA DI CESARE CROCE

Le cassandre avevano detto che oggi 30 settembre la giunta del Coni avrebbe commissariato la Fise, mettendo fine alla presidenza di Cesare Croce. Ebbene, non solo la giunta non ha commissariato la Fise, così indirettamente confermando l'attuale presidente (a fronte di pesanti manovre di palazzo che volevano a tutti i costi il commisariamento), ma ha anche confermato la data delle elezioni per la presidenza, così come impostate da Croce. E' dunque un successo personale quello del presidente della Fise, dopo la bagarre romana di qualche tempo fa. E' certo che le la situazione è radicalmente mutata rispetto all'assemblea romana. In gioco sono entrati altri attori, tra cui il generale Cechi. Gli avversari di Croce sono dunque avvertiti, non è assolutamente detto che il dopo Croce riservi loro un futuro rose e fiori. Tenendo conto dei problemi di Gross, è possibile che lo stesso Coni pensi a un altra candidatura. La corsa per la presidenza della Fise è tutt'oora in pieno svoilgimnento, ma chi credeva di aver eliminato un concorrente, è servito.
Claudio Gobbi per BriglieSciolte News

LUPINETTI HA UN AVVERSARIO AUTOREVOLE: SI CHIAMA ALETTI

Si è tenuta ieri lunedì 29 ottobre all'ippodromo di San Siro, la riunione convocata da Francesco Aletti per presentare la sua candidatura alla presidenza della Fise Lombardia. Profeticamente avevamo detto che le motivazioni con cui si vule mandare a casa Cesare Croce, si sarebbero ritorte contro i suoi avversari. Così Aletti ha insistito sulla prolungata permanenza di Lupinetti alla guida della Fise Lombardia, ben 16 anni ininterrotti. Il pubblico è intervenuto numeroso. Tra gli altri anche il vertice della Sire, con in testa Pio Bruni. Poi Reinac, Giuseppe Botti, titolari di maneggi come Scognamiglio, esponenti della stessa Fise lombarda. Tra i giornalisti, Alberto Cagnato. In tutto oltre 100 persone, a cui Aletti ha presentato il suo programma che è tutto centrato sull' Expo 2015, in quanto strumento per rifinanziare tutto il settore con interventi finanzioari sui maneggi, e sulle altre strutture equestri e ippiche. Sono intervenuti alcuni esponenti del mondo equestre tra cui Vercesi in rappresentanza del Reening e Iavarone per la NBHA. Entrambi come Cagnato e altri esprimendo il loro appoggio al candidato alla presidenza della Fise lombarda. Una Fise Lombarda, che per la prima volta nella sua stroria si trova ad affrontare un candidato vero, che ha tutte le intenzioni di dare battaglia per la presidenza. Ambienti vicini a Lupinetti, danno per preoccupato lo stesso presidente. Non a caso a pochi giorni dalle elezioni lombarde, lo stesso Lupinetti non aveva provveduto a informare tramite internet della ri-candudatura. Lo ha fatto solo dopo che si è trovato di fronte Aletti. Vedremo come andrà a finire.

Friday, September 26, 2008

NASCE BRIGLIESCIOLTE

Ho presentato il 27 ottobre il nuovo mensile sul mondo del cavallo: BRIGLIESCIOLTE. La sede scelta è stata qulla di Merano in occasione della cena di gala di presentazione dell' omonimo gran premio. La pubblicazione vuole essere uno strumento per l'equitazione e l'ippica del futuro. Parliamo di sport, ma anche di progetti, idee. Facciamo nostre le battaglie per riportare l'ippica italiana a tempi gloriosi. Per offrire all'equitazione, sia essa classica, sia americana, idee per un suo sviluppo importante a livello di media, di promozione, dopo che Cesare Croce ha costruto solide basi per l'edificazione di una federazione solida e aurtorevole. Collaborano con noi, Mario Iavarone, presidente della NBHA che si occuperà di monta western; Giuseppe Botti, prestigioso allenatore di purosangue e presidente dei trainer italiani; Tiziano Bedostri, per quanto riguarda il trekking; Monica Melotti, per l'extrasettore relativo a bellezza e benessere; Gigi Carrera si occuperà di polo; Giovanna Piccolo tratterà la materia a lei familiare, la riabilitazione equestre. Inoltre con noi anche Eleonora Ottaviani esponente di prestigio della Federazione equetre internazionale. Le foto sono tratte dall'archivio Hes service e di Primo Bonacina, un caro amico che è molto vicino. Arrivederci a Verona Fieracavalli con il primo numero della pubblicazione.

Wednesday, September 24, 2008

LE MIE DIMISSIONI DA HIPPOCAMPO

Cari Amici,
il primo agosto ho lasciato la direzione di Hippocampo, il mensile da me fondato lo scorso anno. Desidero in primo luogo ringraziare le persone che mi hanno dato fiducia, e che si sono cimentate con me in quella impresa con sacrifici. Tuttavia non sussistevano più le condizioni per quanto mi riguardava per proseguire: troppo distanti, i nostri orientamenti. Resto tuttavia legato affettivamente a questa pubblicazione e a tutti coloro che vi operano, e a cui aguro, tutto il bene possibile poiché Hippocampo è una grande rivista di cavalli.

Tuesday, September 23, 2008

L'IPPICA DEVE ESSERE FEDERALE 2 - PARLA CESARINO MONTI - VICE PRESIDENTE COMMISSIONE AMBIENTE DEL SENATO

La Lega è al governo con un ampio consenso che le consente di essere decisiva per le scelte di ristrutturazione dell’intero Paese. Il Federalismo è l’ultima risorsa prima del baratro in cui sta sprofondando l’Italia. L’ippica nazionale, come molti altri settori della vita civile ed economica, è sull’orlo del collasso. Allenatori prestigiosi che in questi anni hanno costruito vere e proprie imprese ippiche sono estremamente preoccupati per il drastico ridimensionamento del montepremi, per la mancanza di pubblico negli ippodromi. A fronte di tutto ciò, sopravvivono complessi in cui domina la camorra, le corse sono truccate e chi più ne ha ne metta. C’è voluto un ministro leghista, il veneto Zaia, per tamponare con un tempestivo intervenuto il crollo di un edificio come quello ippico che era ormai al collasso, sia in termini di pubblico, sia per quanto riguarda tutta la parte economica estremamente compromessa.

Abbiamo chiesto al senatore Monti, vice presidente della commissione ambiente del Senato, se il federalismo è applicabile anche a settori atipici come l’ippica, e al suo ente guida, l’Unire.

È di certo applicabile anche all’Unire, perché essendo l’Unire una struttura centralista è lontana dalle esigenze torritoriali. E d’altra parte una struttura regionale è più vicina alla gente e risolverebbe più velocemente i problemi. I problemi verrebbero risolti di certo anche da un punto di vista economico perchè sarebbero più controllabili i costi dagli stessi soci e vi sarebbe più volontariato in quanto la struttura ippica sarebbe più vicina a casa.

È possibile che una riforma in senso federalista del settore avvenga in una legislatura?

Io credo che tutto sia possibile. Serve solo la buona volontà. Credo che il ministro Zaia se sollecitato con proposte serie possa impegnarsi e conseguentemente il Parlamento possa legiferare.

Come incide in termini generali il Federalismo sui vari settori economici e sociali? Quali benefici vengono apportati quando si mette in atto una riforma in senso federalista?

Il principio della riforma federalista come la vogliamo ed è stata presentata, è una riforma che aiuta tutte le regioni a una condizione, che tutte le regioni si adeguino sai costi reali dei servizi e non ai costi gonfiati. Porta inoltre e non secondariamente, vicini gli amministratori alla gente in modo tale che gli stessi abbiano un controllo più diretto e cosi sapranno giudicare l’operato di chi governa al momento delle elezioni senza filtri di nessun genere.

Ippodromo di Merano: parla Cellina von Mannstein

Quali sono i programmi di sviluppo per l’ippodromo di Merano ?
Back to the roots…
Vista l’attuale situazione penso che prima di sviluppo si dovrebbe parlare di sopravvivenza.
Come suona una privatizzazione? Come suona una nuova struttura che possa invogliare più allenatori a portare i loro cavalli a Merano per poter riempire le scuderie di Borgo Andreina, che sono tante ma poco sfruttate? Come suona una pista più grande per un miglior allenamento? Come suona una nuova pista allweather? Come suona poter avere più corse? Come suonano corse notturne? Come suona una tribuna ristrutturata? Come suona un bel ristorante funzionale? Come suona una maggiore offerta in occasione delle giornate di corse? Come suona una scuola fantini, una scuola maniscalco? Come suona una ipoterapia? Come suona organizzare qualche Asta all’ippodromo di Merano? Come suona ospitare il torneo di Polo “Gold Cup” a Merano? Come suona l’intenzione di lavorare con menti più aperte, nel programmare e lavorare insieme invece di lavorare spesso contro? Mettendo tutti questi suoni insieme potrebbe nascere l’orchestra delle meraviglie ...
Vogliamo andare avanti, allora ricordiamoci che c’è sempre un dare e un avere, non si può solo ricevere nel proprio interesse. Iniziamo ad accettare anche nuove proposte.

Secondo il mio parere, forse, tutto questo suona anche troppo. Sono sempre dell’idea di fare dei piccoli pani, iniziare con le cose più importanti, e restare con i piedi per terra. Metà di tutti questi suoni potrebbe essere già un grande inizio per uno sviluppo futuro. Tutto il resto può venire dopo, ma non troppo lontano nel tempo ...

Sono questi i programmi dei quali si è parlato già molte volte e se non sbaglio dei quali si parla già da più di 20 anni. So che queste cose le abbiamo già sentite a sufficienza per questo ora preferisco stare zitta, zitta. Perché se l’ippodromo di Merano viene trattato e mi ripeto,- da troppi anni, come un paese del terzo mondo e non vengono mantenute le promesse, nemmeno i contratti già sottoscritti di fornire i sostegni necessarie per poter svilupparsi, sono io come persona privata e di certo non sono la sola che si chiede:” Come si possono sviluppare programmi in questo modo”.
Resta comunque incomprensibile come questo bellissimo ippodromo, che si meriterebbe tanto di poter brillare come una volta, venga abbandonato a se stesso.
Idee, piani ne possiamo avere tanti ma a cosa servono se nessuno è disposto a contribuire economicamente alla realizzazione dei programmi già esistenti, per la rinascita dell’ippodromo.
Sarò anche nuova in questo ambiente ma gli occhi li tengo aperti .... e vedo che con questo sistema poco affidabile è sempre più difficile.
Credo di avere il diritto di chiedermi „ ma perché?“ pensando soprattutto a quanto abbia fatto la mia famiglia negli anni per questo adorato ippodromo. In tutta la sua storia credo che la Forst sia stata sempre vicina all’ippodromo e che non l’abbia mai lasciato „da solo“.

Quali difficoltà incontra nella gestione dell’ippodromo?
Certamente la gestione dovrebbe coinvolgere più gente dell’ippica, che conoscono a fondo questo ambiente, veri professionisti che sanno come muoversi e che abbiano la passione del cavallo.
Non sono un’anarchica però personalmente sono per un mondo dell’ippica libero dalla politica.
Certamente una maggiore collaborazione con l’Unire non guasterebbe.

Personalmente cosa pensa dei cavalli da corsa?
Pensare? nell’attimo che li vedo mi hanno già fatto perdere la testa .....
Penso che devono essere rispettati, mantenuti al meglio, curati, perché sono dei gran lavoratori. Poi quando sono stanchi hanno tutto il diritto di essere mandati su un bel prato. Sono dell’idea che con tutto l’allenamento che affrontano quasi ogni giorno devono avere la possibilità di correre in pista e non rimanere chiusi nel box perché i premi vengono sempre più ridotti, tagliate o sopresse intere giornate di corsa e il rischio è tutto a carico degli allevatori che devono sottostare a dei Diktat.
Con le riduzione rimangono solo i rischi e… il gioco non vale la candela. E’ veramente uno scandalo quello che sta succedendo.

Lei monta cavalli da corsa?
No, non li monto perché credo che i cavalli da corsa, debbano essere montati solo da bravissimi fantini che con professionalità e passione dedicano la loro vita a questo sport.
Peccato però,- perché mi piacerebbe veramente molto “volare” sulla loro groppa e con loro.

Ne ha alcuni di sua proprietà ?
Da poco tempo ho i miei “bambini” in scuderia, in totale hanno 16 zampe.

Come si chiama la sua scuderia e quali sono i colori della sua giubba?
Si chiama Cellina von Mannstein e porta i colori blue scuro e bordeaux.

Wednesday, September 17, 2008

L'IPPICA DEVE ESSERE FEDERALE 1

Il deserto di San Siro, in una domenica di settembre che si giovava dell'assenza della partita del vicino e incombente stadio, non solo rattrista, ma fa rifelttere. I recenti tagli al montepremi e alle giornate di corse sono il risultato di una politica ippica che ha speso, speso, senza ritegno. Personaggi spesso noti e dal bon ton impeccabile non hanno esitato ad approfittare delle risorse pubbliche per affari personali. Sono sorti ippodromi che nulla hanno di ippico, in cui i cavalli sono il mezzo di traffci illeciti. Sono questi gli ippodromi da chiudere. Ed è il loro montepremi quello che deve essere messo a disposizione delgi ippodromi produttivi, che, guarda caso stanno nelle regioni del Nord. Milano, Torino, e tutto il Veneto, Pisa ( tra l'altro letteralmente abbandonata a se stessa), Bologna, Cesena, qui c'è la vera e storica ippica.

Thursday, September 11, 2008

Perchè sto con Cesare Croce 2

Si è imputato a Croce una lunga presidenza. Ma allora Lupinetti, la stessa Gros family, e tutti gli altri; sono arrivati solo ieri? Quanto viene rimproverato a Croce può essere rimproverato ai presidenti regionali. E allora? La caduta di Croce, inevitabilemente coinciderà con la caduta di altri presidenti per le stesse ragioni con cui gli stessi provano a mandare a casa il presidente attuale. Non solo, ma in attesa delle elezioni si staq creando una guerra fratricida tra gli avversari della stessa presidenza attuale. E dopo? Dopo il primus inter pares sarà tacciato di favoritismi verso la sua regione, scatnando invidie gelosie, determinando un interregno che è certamente devastante per l'intera federazione e tutto il mondo equestre che rimane senza una guida vera e propria. Vale dunque la pena cambiare a fronte di una presidenza che in questi anni ha radicalmente cambiato in meglio la Fise?

Perchè sto con Cesare Croce

Dopo la vergognosa gazzara romana, indegna di una federazione che si vorrebbe elitaria, e che invece rivela così il suo vero volto, quello di un mercato delle deleghe indegno di chi vorrebbe sostituire Cesare Croce alla guida della Fisa, valgono alcune considerazioni. La candidatura di Gros, non cambia il saistema Fise, da un lato anzi lo perpetua (abbruttendolo), dall'altro rischia di provocare un cortocircuito dalle imprevedibili conseguenze. Gros è tutto interno all'attuale sistema. Chi vuole il cambiamento si ritroverà una federazione uguale alla precedente, con in meno, un uomo e una squadra al comando che dovranno gestire un esistente che non conoscono. Una seconda considerazione è relativa al TUTTI CONTRO CROCE, come dire tutti contro Berlusconi. Sappiamo poi come è andata a finire. Ovvero una volta cambiato cavallo, il governo Prodi si è diviso in mille rivoli e dispute che hanno portato il Paese allo sfascio.
(SEGUE)