Friday, November 21, 2014

SOSTITUIAMO I RAPPRESENTANTI ITALIANI NEL COMITATO PATTERN INTERNAZIONALE

San Siro Galoppo. Ultima giornata di corse. Sostituzione rappresentanti italiani al comitato patner
La stagione di corse è finita. Malgrado le difficoltà del momento uomini volenterosi hanno saputo ridare credibilità all'ippica milanese con importanti ristrutturazioni infrastrutturali. Fra tutto il nuovo parco ostacoli che ha sostituito quello straordinario distrutto dallo sciagurato Corradini. È il percorso del cross. Opere che hanno accompagnato un decisamente migliore accoglienza del pubblico in particolare riferita alla tribuna proprietari. Ci voleva la passione per operare in questa direzione. Ce l'ha messa Giorgio Sandi CEO di Snai che ha operato nella giusta direzione per riportare il galoppo nazionale e milanese agli antichi fasti. C'è molto da fare. Risulta che lo stesso Sandi stia operando alla ricerca di uno sponsor di peso nei paesi del Golfo. Vedremo. C'è da lavorare anche sulla programmazione delle corse. Se da un lato nn è pensabile che il Mipaf programmi mese per mese, dall'altro non possiamo mancare di rilevare come nn sia più possibile procedere con giornate di corse dove in un pomeriggio si disputano dalle 4 alle 6 corse in pista dritta. Chi fa la programmazione deve necessariamente essere controllato ed eventualmente sostituito. Bisogna tornare alla programmazione precedente il ’70. Dove la stessa programmazione era in funzione della selezione drlla razza e non delle attitudini dei cavalli in consegna ad alcuni allenatoti seppure importanti e che oggi stanno reggendo il settore. Un ultima considerazione. A beve si riunirà il comitato partner internazionale. Dopo le inconcludenti performance dei nostri rappresentanti questi vanno sostituiti con altri che facciano gli interessi nazionali e nn di altre nazioni.

Wednesday, October 08, 2014

Lettera aperta al ministro dell'agricoltura onorevole Martina.

Gentile ministro mesi fa le avevo inviato una scaletta di domande in relazione al mondo del cavallo per una possibile intervista sul Corriere della Sera a cui mi onoro di collaborare sul tema. Nn ho ricevuto risposta alcuna. Le domande riguardavano in sostanza il rapporto tra il nostro Paese e quelli europei in particolare con la Germania per quanto riguarda il cavallo da sella (che fattura circa 6 mmiliardi di euro), e l'Inghilterra, la Francia e l'Irlanda per il cavallo da corsa, dove la produzione di questi cavalli mantiene un comparto enorme con ricadute importanti sull'occupazione e l'economia tanto che per quest'ultima nazione rappresenta il 10% del pil. Le domande che le rivolgevano attenevano inoltre ai 150.000 addetti che sono nella miseria più nera sia alle enormi potenzialità del settore da porre in relazione a quella crescita che il suo governo e lei affermate di volere. Il suo silenzio ministro Martina è assordante. Direi colpevole. L'ippica come altri settori della zootecnia e dell'agricoltura le è totalmente estraneo. Affidaiti a funzionari che da un lato sono incompetenti, dall'altro si muovono come elefanti in una cristalleria. Vedi ad esemprio il prelievo di 900.000 euro dal contributo all'allevamento del cavallo purosangue, poi rientrato per le pressioni svolte dall'associazione allevatori sul ministero stesso. Lei non si è neppure degnato di fare atto di presenza al gran premio di Merano di quest'anno a cui hanno assistito oltre 11.000 persone. In compenso l'unica visita in un ippodromo era dovuta alla presenza di un mercatino del food. Complimenti.

Tuesday, July 22, 2014

1,4 miliardi

Oggi 22 luglio, il presidente del Consiglio onorevole Renzi ha firmato il decreto che destina 1,4 miliadi di euro alle imprese del Sud per la creazione di 25.000 posti di lavoro. Con la metà di questi soldi, si risana la Fise, l'equitazione e l'ippica hanno i quattrini per dare lavoro a migliaia di persone e tornare al posto che al mondo le compete. Ritengo che sia il momento per azioni importanti. Mentre piccole persone, come formiche (o topi), si mangiano l'uno con l'altro per un posticino in Fise, o per un po di potere nell'ippica. Provate a pensare cosa succederebbe se quel denaro arrivasse nelle casse di Fise e ippica. In quanti perbenisti, cattocomunisti, gli stessi che ahnno da sempre tacciato l'equitazione di sport dei ricchi, e l'ippica di traviare il popolo, griderebbero allo scandalo.

Saturday, March 29, 2014

LIPPICA E' SALVA PAGATI I PREMI AI CAVALLI ESTERI


Imprenditori Ippici Italiani
    del galoppo e del trotto
 
  
Finalmente fatti concreti
 
Oggi vogliamo, finalmente, ringraziare chi si è operato per risolvere una situazione gravissima che avrebbe compromesso seriamente l'intero comparto del galoppo.
Ieri pomeriggio, a pochi giorni dal termine perentorio stabilito dal Comitato Europeo Pattern, sono state pagate le pendenze con le Scuderie estere che aspettavano da 15 mesi quanto vinto sulle nostre piste negli ultimi 3 mesi del 2012.
Speriamo vivamente che adesso tocchi la stessa sorte anche alle Scuderie italiane, alcune indiscrezioni rivelano movimenti riguardo al mese di Ottobre 2012 e le parole del Ministro Maurizio Martina lasciano ben sperare per "risolvere il pregresso del 2012".
Un ringraziamento particolare al Capo di Gabinetto On. Angelo Zucchi che ha dimostrato una assai apprezzabile disponibilità e di avere veramente a cuore le sorti del nostro settore. In attesa che si compi "l'emanazione dei Decreti attuativi che porteranno alla costituzione di Lega Ippica Italiana" molti sono gli interventi che il settore richiede disperatamente a cominciare dalla ormai indispensabile stretta sulla disciplina e ad un massiccio intervento di salvaguardia dell'Allevamento, interventi finora più volte annunciati dal Mipaaf ma sui quali non si è mai avuto alcun riscontro.
Siamo estremamente fiduciosi che l'insediamento del nuovo Ministro, e della sua squadra, possa portare al concretizzarsi di queste iniziative e consenta di accompagnarci in un ragionevole percorso di Riforma radicale del settore.
 
Enrico Tuci
Imprenditori Ippici Italiani
sabato, 29 marzo 2014

Sunday, March 23, 2014

Corriere. Servizio corse ostacoli

Oggi domenica 23 marzo 2014. Corriere della Sera pagina 6 di Milano. Servizio del direttode di Chavalier sulla prima giornata di corse ostacoli all'ippodromo del galoppo di San Siro in Milano.

Saturday, March 15, 2014

Sindacato Equestre.

Chi ritiene di dare vita a un sindacato non si rende conto che non è necessario aggiungere burocrazia a burocrazia. Solo chi pensa di costruirsi un ruolo di potere a cui aggiungere vantaggi di tipo economico vuole la costituzione di un organismo che anche altrove è inadeguato alle nuove sfide che attendo non solo il nostro paese. E pertanto, davvero abbiamo bisogno di pagare ancora per avere una forma di sindacato in una federazione sportiva? Non deve essere la Fise la forma di tutela dei propri atleti? Questo grado di politicizzazione è un film già visto nella politica nazionale vi sembra giusto?

Friday, March 14, 2014

La lunga dirittura di San Siro

Riapre San Siro Galoppo.

Domani sabato 15. Pagine del Corriere della Sera. Servizio del direttore di Chavalier Claudio Gobbi sulla apertura della stagione del galoppo di San Siro. Tutte le novità della stagione che comincia. Con l'infinito scontro tra i Botti e Grizzetti. A guastare le uova nel paniere i purosangue di Isabella Bezzera e l'importante lotto di puledri della Incolix di Diego Romeo: se previsione di Caruso, allenamento di Biondi. 


San Siro. Il 16 riprendono le corse

La lunga dirittura del più bel ippodromo del mondo. 

Friday, March 07, 2014

BIANCA GHIANTETTI - una donna di coraggio


Bianca Ghiandetti Purtroppo questo e' lo stato di fatto e chiunque prova ad opporsi si trova davanti ad un muro di connivenza tra istruttori e commercianti a scapito di chi veramente mantiene il sistema : i genitori . Per non parlare poi di visite di compravendita truccate grazie a veterinari conniventi, o meglio ricattati. Comunque e' bene sottolineare che almeno in parte le regole già esisterebbero, basterebbe farle rispettare, pretendere fatture, iscrizioni alla CCIAA, in una parola trasparenza. Ecco questo è il principale problema, questa specie di sindrome di Stoccolma che ci colpisce quando entriamo in maneggio, disposti a subire cose che nella vita normale non pensiamo nemmeno possano accadere, con uno sdoppiamento della personalità francamente incomprensibile, che sfiora il masochismo.

COMMERCIANTI E ISTRUTTORI: CONFLITTO DI INTERESSI parte 2

In questa fase di confusione istituzionale in cui la Federazione e il mondo del cavallo sono allo stremo è il momento di fare chiarezza, anche relativamente a grupp di pressione che a parole siu dicono amici del cavallo e degli appassionati, invece tendono a mantenere lo status attuale. Gli istruttori e ce ne conosco di ottimi, facciano chiarezza al loro interno e si impongano delle regole di comportamento ed economiche. Ripeto nn 'è nulla di male a vendere cavalli, ma la figura dell'istruttore deve essere disgiunta da quella del commerciante.

COMMERCIANTI E ISTRUTTORI: CONFLITTO DI INTERESSI

La costituzione di una associazione e la creazione di una pagina Facebook dal titotlo UN CAVALLO IN FAMIGLIA, mi pare risponda correttamente a una nececessità di tutela dei minori che attualmente nel settore non c'è. Il voto ai genitori dei ragazzi, una cosa altrettanto ovvia. Una prima considerazione nel merito mi mare opportuna. A chi NON giova. Evidentemente a cloro che strumentalizzano ragazzi per un unoco fine, vendere pony e cavalli. Fatta questa premessa, mi pare necessario fare una successiva considerazione. I maneggi, i centri ippici, e quindi i titolari degli stessi e gli istruttori, sono coloro che da un lato svolgono la professione di istruttori, dall'altro quella di intermediari dei commercianti, se non essi stessi commercianti. Questo stato di cose, è alla base di un conflitto di interessi che deve finire. Nulla vieta di vendere cavalli, ma che la figura dell'istruttore sia disgiunta da quella del commerciante e dell'intermediario. Che sia costituita una figura a se con tanto di riconoscimento giuridico oltre che da parte delle istituzioni, dalla Fise in primo luogo, e successivamente dalle regioni. E sia fatta una legge apposita. Una battaglia che in questo momento di confusione equestre, mi pare fondamentale.

Sunday, March 02, 2014

La nuova copertina di CHAVALIER n.5


Precisazioni sul post relativo Orlandi

Per una maggiore comprensione del mio pensiero, alla nota relativa al Cavalier Orlandi, specifico che plaudo alla discesa in campo di un candidato eccellente che non ha precedenti di sperpero economico nel settore e tantomeno nelle istituzioni. Rprendendo un recente post di Massimo Arcionic, redo sia importante distinguere da una parte la favorevole "discesa in campo" di una persona stimata e l'altra quella di sostenerne la candidatura. Credo sia importante attendere e valutare eventuali altre candidature che usciranno ma la cosa più importante di tutte, valutare i programmi.

Io e il Cavalier Orlandi

Sono consapevole che scrivendo queste note, posso essere accusato di ambiguità. Ma fin tanto che il Cavalier Orlandi si comporta come fa attualmente non ho motivo per non condividere la scesa in campo del Cavaliere. In particolare vorrei invitare a una riflessione. Diversamente da altri candidati occulti, ma ben conosciuti, del presente e del passato, Orlandi non ha alcuna motivazione di natura economica che lo guida alla candidatura a presidente della Fise. Un fatto assolutamente non secondario e discriminante forte. Imprenditore tutt'ora attivo, medagliato olimpico, inventore del Pony Club Fiorello, è stato inoltre colui che ha trasformato una fiera a gricola in Fieracavalli come la conosciamo. Fondatore di Apice, l'associazione che ha promosso l'inserimento dei cavalieri nel board della Fise. Infine, direi ai detrattori di Orlandi che gli contestano l'età, che il nostro Presidente della Repubblica ha passato le ottantacinque primavere. Vitorio Orlandi monta regolarmente a cavallo e di anni ne ha molti meno.

Friday, February 21, 2014

CONSIDERAZIONI SULL'ATTUALE FASE DELLA FISE


Mi preme prendere spunto dalla vicenda che mi ha coinvolto e alle scuse che ho inoltrato al Commissario della Fise avvocato Ravà. Proprio in quanto nella trasmissione in oggetto esprimevo un concetto di natura economica che invece ho espresso rivolto a un personaggio che nulla ha a che fare con l'economia di un settore rilevante come l'equitazione nazionale e la sua Federazione di riferimento. Mi preme qui riaffermare che la cruenta battaglia in corso è anche una battaglia oltre che di potere, anche economica. Sottintendendo con questo sia i milioni di euro che la federazione gestisce, sia il settore nel suo complesso fatto di importazioni, fatturati di società e maneggi. In cui militano personaggi di alto livello come Andrea Rifeser, ad esempio. Ebbene la battaglia che ogni giorno diventa più feroce, come il grafico che qui viene proposto dall'amico Massimo Arcioni ben delinea le forze in campo. I gruppi che si contrappongono sono ancora quelli della precedente tornata elettorale e direi quelli che da sempre si contendono la Fise. Da un lato la cordata che fa riferimento a Di Paola, dall'altra quella che fa capo ad Antonella Dallari. Una battaglia che, come ho accennato è da anni in essere. Solo che da un lato la situazione è mutata con il commissariamento, dall'altro c'è un nuovo attore in gioco, Vittorio Orlandi.

IL RUOLO DI ORLANDI.
Rispetto alle precedenti tornate elettorali ci sono due nuovi attori nello scenario. Il primo è Vittorio Orlandi. Un nome storico dell'equitazione nazionale che gode di un prestigio importante a livello internazionale e presumibilmente nelle alte sfere del Coni. Che ne fa un avversario temibile. Ma soprattutto diventa uno degli aghi della bilancia nel conflitto secolare tra le due anime della Fise di cui diremo più oltre. Quindi giocoforza che i contendenti dovranno confrontarsi con questo grande dell'equitazione che, è bene ribadirlo, non ha alcun interesse economico nella sua elezione alla presidenza. Fato non secondario. Vittorio Orlandi pur appartenendo da sempre a questo mondo, è altro rispetto ad esso. E, ripeto, oggi tutti dovranno fare i conti con il Cavaliere.

I NON ALLINEATI
L'ultimo gruppo che prendiamo in considerazione è quello dei NON ALLINEATI, vale a dire quei gruppi che non hanno ancora preso posizione o che non si identificano con nessuno dei candidati e delle cordate.
E' un gruppo composito, di cui fa parte anche quello a cui appartengo. Che ha certamente delle simpatie, ma che opera sulla base della definizione di un programma che DEVE ESSERE CONDIVISO.

PRINCIPALI DISCRIMINANTI
Siamo da sempre un paese importatore di equini. E da tempo i commercianti e il loro principale canale di vendita, gli istruttori e i cavalieri, sono fortemente preoccupati per questo commissariamento che gli impedisce di operare secondo i canoni tradizionali. Un gruppo che ritengo conservatore dei precedenti equilibri, se personaggi di peso come Palma hanno sentito il dovere di intervenire nella formazione di un gruppo come SDF. Vittorio Orlandi per sua natura si colloca a via di mezzo tra i due gruppi. Da un lato è un innovatore, dall'altro fa parte del gruppo storico che aveva nei D'Inzeo e nei Mancinelli, personagi di grande levatura. Il terzo gruppo che ho chiamato dei NN ALLINEATI propone un diverso assetto della Fise, nella considerazione che da un lato, la crisi del Paese è la principale responsabile del disastro anche della Fise, riducendo sponsor, risorse dei Comitati, e chi più ne ha ne metta, dall'altro se si è giunti al commissariamento la responsabilità è anche di quella burocratizzazione che ha portato a mandati pluriennali che hanno di fatto ingessato la Fise a tutti i suoi livelli.

Monday, January 06, 2014

IL NUOVO CHAVALIER

Dal primo numero di CHAVALIER  di quest'anno in uscita a marzo/aprile, il magazine sarà in italiano e in inlgese. Possiamo dfi da ora dirvi che all'estero saremo presente ai WEG di Deauville in settembre.

Wednesday, January 01, 2014

UM ANNO DI BILIANCI

E' stato un anno difficile per tutto il Paese. La crisi, come usa dire, morde, morde molto. L'equitazione e l'ìppica non sono state escluse. La prima ha subito le travagliate vicende della presidenza Dallari, con il commissariamento della Fedederazine, la seconda, è in concdizioni ancora disperate. Il torto della Dallari è stato quello dell'immobilismo di fronte a un buco di 7 mlioni di eruto. Quello che sta facendo ora mettendo in campo una "pubblcità" importante attraverso ricorsi al Tar, e all'Alta corte di giustizia del Coni, avrebbe dovuto farlo durante il periodo della presidenza. Era chiaro a tutti che non avrebbe ricevuto "comprensione" dai nuovi vertici del Coni dal momento che gli aveva votato contro all'elezione del presidente. Ora, mi sembra davero troppo tardi e questa storia andrà a finire come molte altre storie italiane con la Dallari "promossa" ad altro incarico pur di togliersela dalle scatole. L'ippica invece sta in un certo senso stupendo puro versando in una crisi senmza precedenti. Dopo mesi di abbandono da parte delle istituzioni, con gravisimi problemi economici, ecco che il nuovo ministro contribuisce a riattivare l'ippodromo di Napoli; gli fa arrivare un Derby del trotto che credevamo morto e sepolto; mette in circolo quattrini per gli operatori in premi ecc. (non mi interessa se questi erano dovuti dal momento che se non era per volontà dello stesso ministro sarebbero rimasti nel cassetto); mette altri quattrini sulle corse a ostacoli.

Ed ora ecco la parte positiva. Classi Horse Tv con Luca Panerai ha realizzato due eventi strordinari che hanno posrtato la nostra equitazione ad antichi fasti sopperendo grandemente alle carenze strutturali del settore. Il primo si chiama Cavalli a Palazzo, in cui dopo anni si è rivista una manifestazione di peso in città. Un evento unico che non ha purtroppo avuto il sostegno del Comune di Milano, davvero un fatto grave per una città culla dell'equitazione nazionale. Il scondo è stato Horse Academy, un successo di proporzioni incredibili con dati di ascolto di grande rilievo e che verrà ripetuto dal prosimo aprile. Permettetemi di inserirmi tra i fatti positivi di quest'anno appena trascorso. Lo faccio con la consapevolezza di quanto il Corriere della Sera sia uno strumento importante con cui ho cercato di contribuire allo sviluppo del settore sia in termini di promozione attraverso servizi sulle varie discipline e personaggi tra cui mi piace ricordare quelli su Vittorio Orlandi, Sara Morganti, Valentina Truppa. Sia in termini di dibattito as esempio con l'intervento relativo al commissariamento della Fise Lombardia.



CHAVALIER le copertine del 2013