Tuesday, November 14, 2006

PANZIRONI SI, PANZIRONI NO

Le elezioni sono passate da un pezzo, Melzi d'Eril già da un po' si è insediato all'Unire come commissario, e Franco Panzironi, il segretario dell'Ente, è ancora al suo posto. Si era detto che doveva andarsene, che aveva rubato, ma nulla risulta penalmente a suo carico, ed è saldamente ancorato alla poltrona che ha occupato ormai da tempo, da perfetto uomo dell'apparato qual'è. Il fatto è che proprio in quanto uomo di apparato, è molto difficile da esonerare. Si diceva che non lo possono cacciare per via di una faraonica liquidazione che gli spetterebbe. Ebbene, hanno cacciato dallo Stato con liquidazioni principesche una vagonata di gente. E allora? E allora il fatto è che Panzironi è intimo amico del precedente titolare del ministero dell'Agricoltura, Alemanno, personaggio potente che di certo non vede di buon occhio la defenestrazione di un suo uomo pur essendo oggi solo un parlamentare. E poi: parlare di soldi non sembra proprio il caso quando l'Ente ne ha gettati via talmente tanti (vedi la faccenda delle fattrici enucleate dall'allevamento, costata un bel po di quattrini). Staremo a vedere se Melzi d'Eril avrà la forza - tutta e solo politica - di mettere in atto il proposito annunciato della cacciata del Panzironi dall'Unire.

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