Thursday, December 11, 2008

IPPICA: QUALE FUTURO

Lo sciopero del settore ippico delle scorse settimane e la successiva risoluzione dello stesso per merito della Presidenza del Consiglio che ha avvallato il disegno di legge relativo al prelievo dalle slotmachine non risolvono di certo il problema. Questo intervento è solo un palliativo che da ossigeno al settore, e gli consente di tirare avanti ancora per qualche tempo. Ma i problemi, ribadiamo, rimangono. Sono quelli che attengono a un cambiamento totale del settore che deve assolutamente essere in grado di camminare sulle proprie gambe e non, invece, attendere l'intervento dello stato. Non ci sono più le risorse economiche per operare in questo senso, lo stato di soldi non ne ha più. Purtroppo il settore preferisce morire di una lenta agonia, invece che riformarsi nella direzione di una assunzione di responsabilità da parte di ippodromi e operatori.
Intanto la riduzione delle corse negli ippodromi sta facendo diventare devastante la situazione per i proprietari e gli allenatori. va inquadrata anche n questa direzione l'apertura da parte dei Botti di scuderia a Chantilly. Se da un lato significa una espansione di questa che è una piccola multinazionale del galoppo italiana, dall'altra di certo pesa l'incertezza che grava sul settore e un montepremi ridotto.

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