Wednesday, March 03, 2010

LA FISE VA AD ELEZIONI - VALUTAZIONI

Lo avevamo detto non appena Andrea Polgross si era insediato alla presidenza della Fise: la macchina amministrativa della federazione è un molosso cresciuto a pane e cesare (croce, s'ntende) e quindi difficilemente governabile per chi viene in un certo senso da fuori.
Se poi si pensa che la politica messa in campo da Polgross per essere eletto era simile a quella di romano Prodi (con le dovute distanze e differenze s'intende), allora si capische come vincere sulla base del "cacciamo Croce il malvagio, tutti contro uno", possa crerare successivamente alle elesioni un disagio assolutasmernte notevole, come del resto è avvenuto. E che poi ha portato non solo all aparalisi delle federazione ma allo sciolglimento del consiglio. Gli sprovveduti, leggendo queste note diranno che: "ma non conosci il fatto! Lui si è dimesso per eliminare un paio di consiglieri che gli davano fastidio." Non mi interessa questo tipo di analisi. Perchè il problema va visto nella sua dimensione più ampia: ovvero che la presidenza per affrontare due consiglieri che non erano a suo favor, ha dovut intervenire con un provvedimento di questa gravità. Sinonimo evidentemente di uno stato delle cose complicato, in cui la presidenza stessa si sentiva debole.
Detto questo, una operazione come questa durante un mandato è possibile una volta sola. CG
Questa analisi non sarebbe completa, se non

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